Quest’anno, in occasione del 40° anniversario dell’Associazione Amici della Scala, la tradizionale manifestazione nel Ridotto dei palchi “A.Toscanini” del Teatro alla Scala avrà un carattere ancora più festoso.
Accanto alla presentazione del volume Oltre il Foyer, dedicato alla vita e alle attività degli Amici della Scala, avrà grande rilievo il libro dedicato a Giorgio Strehler e i suoi scenografi che ripercorre la carriera del Maestro seguendone le produzioni al Teatro alla Scala, al Piccolo Teatro di Milano e in sedi internazionali quali Parigi, Vienna e Salisburgo.
Come ogni anno saranno presentate anche le pubblicazioni dedicate ai grandi scenografi e artisti che hanno collaborato con la loro creatività alle produzioni scaligere: Leopoldo Metlicovitz, Giorgio de Chirico, Cipriano Efisio Oppo, Yannis Kokkos. Le monografie degli artisti sono curate da Vittoria Crespi Morbio.
Strehler e i suoi scenografi
Sul genio di Giorgio Strehler si è scritto moltissimo, ma il taglio di questo libro è singolare, perché esamina il suo teatro attraverso la prospettiva degli scenografi che, di volta in volta, sono stati collaboratori del grande regista. Si scoprirà l’apporto multiforme di artisti eterogenei quali Leonor Fini, Renato Guttuso, Fabrizio Clerici, Felice Casorati, Gianni Ratto, Piero Zuffi, Giulio Coltellacci, Alexandre e Nicola Benois, Teo Otto, Josef Svoboda, Ezio Frigerio, Luciano Damiani.
Attraverso bozzetti, figurini, foto di scena si aprirà una finestra su un patrimonio artistico già consegnato alla storia, eppure carico di suggestioni per il futuro del teatro.
Le monografie di quest’anno, edite dagli Amici della Scala, intendono celebrare due importanti anniversari.
I centocinquant’anni dalla nascita di Leopoldo Metlicovitz saranno ricordati anche in una mostra a Trieste, la sua città natale, in diverse sedi (dicembre 2018-marzo 2019). Nella monografia fanno la loro comparsa i musicisti per quali l’artista ha disegnato i suoi celebri manifesti, oltre alle illustrazioni che ritraggono Giuseppe Verdi nell’intimità a Villa Sant’Agata nel 1900.
Quarant’anni sono trascorsi dalla morte di Giorgio de Chirico sul quale è prevista una mostra a Palazzo Reale di Milano nel settembre 2019. Uno studio critico analizza la produzione di De Chirico alla Scala, ma anche i suoi primi lavori per Alfredo Casella e Sergej Diaghilev, i successi e l’originalità di un artista che ha creato un teatro di pittura.
Protagonista della cultura degli anni Trenta, Cipriano Efisio Oppo ha lasciato un importante patrimonio di scene per la Scala di Milano, il Maggio Fiorentino di Firenze, il Teatro Reale di Roma. Le opere, di carattere monumentale, anticipano e assorbono le influenze architettoniche della sua epoca.
Yannis Kokkos ha collaborato alla pubblicazione che gli dedichiamo, incontrandoci e aprendo gli archivi parigini dov’è conservata la sua documentazione storica. Per la prima volta è stata elaborata la cronologia completa dei suoi spettacoli, oltre a un’analisi sul suo lavoro al Teatro alla Scala. Lo studio anticipa la mostra che il Centre National du Costume de Scène di Moulins gli dedicherà nel 2019.