A seguito di un lungo declino causato da una serie di errori gestionali, la prestigiosa casa editrice Utet Grandi Opere chiude i battenti

Di: Simone Massenz

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A seguito di un lungo declino, in particolare causato da una serie di errori gestionali, la storica casa editrice Utet Grandi Opere chiude i battenti. Nata a Torino nel 1791, rappresentava una tra le più antiche e gloriose editrici italiane. Tuttavia, la scorsa primavera era stata costretta a chiedere il concordato preventivo.

Utet Grandi Opere e Raffaele Simone

La notizia della chiusura è stata diffusa mediante svariati canali social, tra i quali spicca quello del linguista Raffaele Simone:

“Ricevo oggi la comunicazione che la Utet [Grandi Opere] è stata dichiarata fallita” ha spiegato. “Dopo anni di pene e di gravissimi errori di gestione, chiude la più antica casa editrice italiana. […] Ho visto il declino coi miei occhi: quando progettai per loro, dodici anni fa, il Grande Dizionario Analogico della Lingua Italiana, in due volumi, cominciammo la lavorazione nel bellissimo palazzo di Corso Raffaello, ma la concludemmo in uno spoglio e malinconico appartamento del Lungodora”.

La cassa scarseggiava, afferma Simone, e la gerenza che nel mentre era subentrata a quella storica gli chiese di rinunciare a una quota importante degli anticipi, nonché di accettare una riduzione delle royalties. “In realtà, – continua – dei miei diritti d’autore ho perso completamente le tracce: la casa non pagava diritti da anni”.

Il dubbio che il linguista si pone, e noi con lui, è cosa accadrà ora ai lasciti dell’editore. Che fine farà il magazzino? Cosa succederà agli archivi? E al catalogo? Almeno per un po’, regnerà l’incertezza: se tutte le domande meritano una risposta, non necessariamente ogni domanda ne ha una.

(Fonte)

Avviso ai lettori: Utet Grandi Opere rappresenta una sezione di Utet; non ha dunque chiuso l’intera casa editrice, ma solo la summenzionata sezione. Ci scusiamo per l’eventuale fraintendimento