GIORNALmente, la pillola giornaliera che nutre la mente: il 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria per commemorare tutte le vittime dell’Olocausto

Di: Annalaura Casciano

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Il 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria per commemorare tutte le vittime dell’Olocausto. L’Assemblea generale delle Nazioni Unite la istituì l’1 novembre 2005 e scelse tale data in memoria del 27 gennaio 1945, giorno in cui le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. In Italia, la Giornata della Memoria è stata istituita qualche anno prima, più precisamente il 20 luglio del 2000.

Dal 27 gennaio 1945 fu chiaro a tutti l’orrore delle azioni compiute dai nazisti. Si parlò per la prima volta del genocidio degli ebrei, delle torture da essi subite e degli strumenti utilizzati per far loro del male.

Il genocidio degli ebrei è stato chiamato con il nome di Olocausto o Shoah. Quest’ultima è una parola ebrea che sottolinea come la tragedia potesse essere evitata; il termine italiano Olocausto, invece, fa riferimento a un qualcosa di inevitabile.

Dal 1939 al 1945 furono uccisi dai nazisti circa 6 milioni di ebrei. Lo sterminio fu compiuto affinché si raggiungesse la “purezza” nel mondo. Gli ebrei, accusati di non appartenere alla “razza pura” – cosiddetta razza ariana -, dovevano pertanto essere eliminati. Questa ideologia antisemita è spiegata nel libro Mein Kampf (trad. it. La mia battaglia) di Adolf Hitler: chiunque non appartenesse alla razza ariana venne sacrificato in quella che fu definita la “soluzione finale”, ovvero lo sterminio.