La città scaligera celebra il settimo centenario dalla scomparsa del Sommo Poeta con il progetto “Verona, Dante e la sua eredità 1321-2021”

Di Sofiasole Scotti

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Verona, primo approdo di Dante Alighieri dopo l’esilio da Firenze, celebra l’importante anniversario con la collaborazione delle principali istituzioni della città. In programma un ampio calendario di eventi e iniziative.

Il sindaco Federico Sboarina, insieme a Francesca Briani, assessore alla Cultura, e al Vescovo Monsignor Giuseppe Zenti, aveva presentato il progetto Dante a Verona 1321-2021 già a dicembre 2020. L’iniziativa promossa da Comune, Diocesi e Università di Verona prevede un vasto calendario di eventi. Anche il Comitato Nazionale per la celebrazione dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri ha patrocinato alcune tra le molte iniziative.

“Verona è al centro della ricorrenza nazionale per i 700 anni della morte di Dante ed è con soddisfazione che lanciamo un programma di alto valore e grande impatto”, aveva dichiarato Sboarina durante la presentazione del progetto.

Iniziative di forte interesse culturale, ma allo stesso tempo popolari – le descrive il sindaco di Verona – per avvicinare meglio l’intera comunità alla figura del Sommo Poeta. Si svolgeranno all’interno di un più ampio programma nazionale che coinvolge anche Firenze e Ravenna.

Dante a Verona: gli appuntamenti con l’arte

Tra le celebrazioni dedicate a Dante trova ampio spazio l’arte, con una serie di appuntamenti che celebrano la figura del Sommo Poeta e il suo rapporto con la città scaligera.

Un’inedita mostra diffusa, come duplice omaggio al Poeta e alla città, consentirà di ripercorrere i luoghi della presenza e della tradizione dantesca. Sant’Elena, i palazzi affacciati su Piazza dei Signori, le Arche scaligere, le chiese di San Zeno, San Fermo e Santa Anastasia, citando solo i luoghi principali. Un’agile mappa farà da guida ai visitatori in un percorso che si propone di rievocare la Verona di settecento anni fa.

La mostra Tra Dante e Shakespeare: il mito di Verona, a cura di Francesca Rossi, Tiziana Franco e Fausta Piccoli, sarà allestita presso la Galleria d’Arte Moderna Achille Forti. Pochi giorni fa la conferma: l’apertura, inizialmente prevista per il 23 aprile, è stata riprogrammata dal 7 maggio al 3 ottobre.

La mostra raccoglie una selezione di oltre cento opere d’arte e testimonianze storiche, suddivise in sei sezioni. Il percorso espositivo seguirà due nuclei tematici, che copriranno un arco cronologico compreso tra Trecento e Ottocento.

Restano temporaneamente sospesi, a causa delle restrizioni dovute alla pandemia, due appuntamenti. Prorogata al 31 dicembre La mano che crea. La galleria pubblica di Ugo Zannoni, una mostra dedicata allo scultore e mecenate, autore della statua di Dante in Piazza dei Signori. In standby anche l’esposizione a Castelvecchio, L’inferno di Michael Mazur, in programma dall’8 marzo. Una mostra monografica che raccoglie le incisioni realizzate su 75 monotipi ispirate ai Canti dell’Inferno dantesco.

L’anno veronese di Dante

Il progetto Dante a Verona è frutto di un importante lavoro corale tra le istituzioni del territorio. Si ripropone di estendersi per tutto il 2021, pur dovendo affrontare i ritardi causati dall’emergenza Covid.

Alle mostre d’arte che spiccano tra le iniziative si aggiungono spettacoli, manifestazioni culturali e di approfondimento scientifico, restauri e convegni, attività formative e divulgative. L’obiettivo è di accompagnare i visitatori tra le strade e le piazze, i teatri e le chiese, i musei e i palazzi della città.

Un progetto-racconto, dunque, che narra del soggiorno di Dante Alighieri nella città che fu per lui “lo primo tuo refugio e ‘l primo ostello” (Paradiso, XVII, 70). Con Dante a Verona 1321-2021, la città scaligera ha scelto di offrire un’anno di arte e cultura ai suoi cittadini e visitatori.