Il Lampi News di oggi si focalizza su Campo Marzo, ove un migliaio di No Vax si sono radunati per rivendicare – con non poca ironia – il diritto alla vita

Di: Andrea Panziera

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Mentre scrivo, il Tg veneto passa le immagini di un migliaio di No Vax che si sono radunati a Campo Marzo, in quel di Vicenza, nel pomeriggio di ieri, sabato17 aprile. Le riprese televisive sono piuttosto esplicite: bandita dai più qualsiasi forma di protezione e di distanziamento, in nome della negazione tout court della pandemia, si rivendica il “diritto alla vita”.

Tra i manifestanti fa bella mostra di sé una ex deputata 5 Stelle, la quale già in passato si è contraddistinta per prese di posizione piuttosto originali. Singolare anche il nome che i promotori hanno voluto dare alla protesta: “Salute e diritti oggi”. I media segnalano che fra i comizianti si annoverano diversi professionisti, perlopiù medici e avvocati.

Domanda banale e, necessariamente, provocatoria: i secondi erano lì in quanto futuri difensori dei primi? Erano lì, cioè, per un probabile rapporto di lavoro da qui a breve, con l’acquisizione sul campo di elementi a difesa dei clienti in fieri? Pare infatti che la Digos abbia attenzionato l’evento filmandolo, e non è escluso che a breve possa scaturirne qualche denuncia per contravvenzione alle norme anti-Covid. In questo caso, immagino le reazioni di sdegno che avranno come leitmotiv la repressione della libertà di pensiero.

La postilla di Lampi News

Personalmente, nell’immediato non adotterei alcun provvedimento, con una postilla: ogni persona che, al contrario di costoro, ritiene che la pandemia non sia uno psicodramma collettivo, bensì una minaccia reale per la sua salute, ha il diritto di sapere se occasionalmente rischia di incontrare i corifei del “è tutta una balla”. Quindi, il negazionista, a maggior ragione se occupa posizioni che lo mettono sovente in contatto con il pubblico, deve risultare chiaramente riconoscibile. Padrone di scegliere, certo, ma anche obbligato a evitare potenziali conseguenze nefaste per la vita altrui. Non dimentichiamoci infatti che la libertà non è un concetto da declinare “ad minchiam”: è sempre sinonimo di responsabilità.

Nel frattempo, continua lo stillicidio di notizie sugli effetti collaterali di alcuni vaccini. Pare ormai certo che nel 2022 quello di AstraZeneca verrà tolto dal mercato, mentre su Johnson&Johnson sembra calato il velo della nebbia. Mi chiedo: non sarebbe il caso di fare un po’ più di chiarezza, in mancanza della quale ogni annuncio all’apparenza rassicurante suona come una forzatura? Se i cinesi hanno avuto la forza di rivelare al mondo la non efficacia di Sinovax, non sarebbe preferibile puntare su Pfizer e Moderna, in attesa di avere sugli altri due responsi più affidabili?

Una dovuta menzione

Un’ultima annotazione. Spesso, e a buon diritto, critichiamo le disfunzioni, le inefficienze, l’impreparazione del settore pubblico. In questi ultimi giorni, ho constatato di persona che la macchina messa a punto dall’ULSS 9 per la vaccinazione, quanto meno a Legnago, funziona come un orologio svizzero. Personale preparato, gentile e disponibile, tempi di attesa molto ridotti, ambiente accogliente e confortevole; e questo per merito soprattutto di un esercito di volontari, a cui dovrebbe andare un sentito ringraziamento da tutti i cittadini.