In F1, la Ferrari fa la voce grossa: sarà sfida alla Red Bull. Mercedes in gran difficoltà. Fra una settimana appuntamento in Australia

Di: Diego Boscarello

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Il Gran Premio dell’Arabia Saudita ha confermato quelle che sono state le prime impressione date dal debutto in Bahrain della nuova stagione di Formula Uno. Il testa a testa fra Max Verstappen e Charles Leclerc è sembrato una sintesi di quella che potrebbe essere la lotta per il titolo Piloti di quest’anno. Dopo le prime due gare della stagione, il monegasco guida tutti in classifica con 45 punti, mentre il belga è in terza posizione, a 25. Fra di loro c’è Carlos Sainz, a quota 33 punti, a certificare l’ottimo avvio della Ferrari.

Sono lampanti i miglioramenti apportati dal Cavallino, che ha consegnato ai propri piloti una vettura altamente performante, dopo anni di difficoltà a competere per le primissime posizioni. Lo stesso ds Mattia Binotto si è detto soddisfatto di quanto mostrato in questo Gran Premio.

Le statistiche del Gran Premio di Arabia

La vittoria di Verstappen è la prima del nuovo motore della Red Bull, per il primo anno con un propulsore proprio. Dopo i disagi del Bahrain, la casa austriaca è sembrata tornare a dettare legge, con la pole di Sergio Perez e la vittoria del campione in carica.

Gli occhi sul Mondiale è tornata però a metterli anche la Ferrari, che quest’anno pare proprio possa regalare grandi soddisfazioni ai tifosi italiani. Un dato può aiutare a comprendere il salto di qualità della Rossa. Dopo soli due Gran Premi, Leclerc ha già raggiunto più podi (due) di quanti ottenuti la scorsa stagione (solo uno). Inoltre, i due piloti del Cavallino non salivano entrambi sul podio in due Gran Premi consecutivi da Singapore 2019.

Chi invece continua a trovare difficoltà è la Mercedes, con Lewis Hamilton solo decimo al traguardo di Jeddah, un piazzamento che non raggiungeva da ben dieci anni. Meglio di lui il compagno George Russell, arrivato quinto.

Ora testa all’Australia

Il 10 aprile il prossimo appuntamento del Mondiale vedrà tutti in pista a Melbourne, in un altro circuito cittadino. In Arabia Saudita non sono mancate le uscite di scena, con sole 13 vetture giunte al traguardo (già raggiunto il record negativo della stagione scorsa, al GP di Ungheria). In Australia dunque le scuderie dovranno cercare di affinare le problematiche emerse nelle prime due gare dell’anno.

La speranza per i tifosi rimane però quella di ricevere un grande spettacolo come quello dato in Bahrain e Arabia Saudita dai duelli, in particolare tra Leclerc e Verstappen. Un finale così ravvicinato, con 549 millesimi di secondo tra vincitore e secondo, non si vedeva dai tempi della vittoria di Gasly a Monza, nel 2020. In quell’occasione il francese ebbe la meglio su Sainz per soli quattro decimi (415). Appuntamento allora a Melbourne, per gustare il prossimo capitolo di un Mondiale che si preannuncia altamente adrenalinico e, dopo tanto tempo, alla portata della Ferrari.