Benvenuti su Lampi News, la nostra nuova rubrica dedicata alla più stretta attualità. Oggi parliamo degli oltre 200 miliardi di euro: Italia, non si parta col piede sbagliato

Di: Andrea Panziera

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Tutto bene quel che finisce bene? Così parrebbe. Del resto, portare a casa oltre 200 miliardi – di cui 80 a fondo perduto – è un evento che difficilmente si replicherà in futuro. Il problema è come spenderli, tenendo conto che le condizionalità sull’utilizzo della somma esistono. E non potrebbe essere altrimenti.

Sento parlare di tagli fiscali a pioggia, di sovvenzioni elargite all’universo mondo, della riproposizione poco riveduta e mal corretta di vecchie politiche assistenzialistiche. Se così fosse, si partirebbe col piede sbagliato: qualcuno a Bruxelles potrebbe presto richiamarci all’ordine.

Anche la creazione di nuovi comitati, task force, bicamerali o organismi simili ricordano tanto vecchie esperienze non particolarmente fortunate. I politici vengono pagati per fare il loro mestiere; si avvalgano quindi dell’ausilio degli esperti, ma poi portino le loro idee in Parlamento e lì si decida. Così, tutti i cittadini potranno giudicare le rispettive posizioni.

Le settimane a disposizione sono poche. Il mese di settembre è quasi alle porte e il conto di questi otto mesi di Covid economy sarà salatissimo. Servono in tempi rapidi proposte operative con relative risorse per dare inizio ai lavori e riavviare il motore di un sistema produttivo in stallo. Penso che lo stato di necessità farà giustizia di tante posizioni sorrette soltanto dalle sgangherate stampelle dell’ideologia.

Questo è l’auspicio e, se così non fosse, visti anche i tempi di erogazione dei fondi del Recovery Fund, rischieremmo di affrontare un inverno gelido, non solo e non tanto in senso meteorologico. E difficilmente troveremo ancora una Merkel o un Macron disposti a darci una mano.