Disponibile da venerdì 10 aprile, in esclusiva sulla piattaforma Rai, una prima lista di 24 film di Fuori Orario tra cinema d’autore e classici restaurati

A cura di: Roberto Tirapelle

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Una prima lista di 24 film di Fuori Orario, tra cinema d’autore e classici restaurati, sarà disponibile da venerdì 10 aprile, in esclusiva sulla piattaforma Rai. Alcuni importanti lavori degli ultimi anni (Le livre d’image, Chant d’hiver, Francofonia, Kommunisten, Zio Boonmie ricorda le sue vite precedenti, Indesiderati d’Europa) si affiancano a classici recentemente riscoperti o restaurati (Limite, A River Called Titas, Mattone e specchio, The House is Black, We can’t go Home again).

Presenti grandi maestri seguiti da Fuori Orario nel corso degli anni, da Jean-Marie Straub a Otar Ioseliani, da Aleksandr Sokurov a Amir Naderi, da Raoul Ruiz a Jean-Luc Godard. Non manca il nuovo cinema italiano con Gli Indesiderati d’Europa di Fabrizio Ferraro, un autore audace e innovatore che Fuori Orario ha seguito costantemente dagli esordi.

Film spesso inediti in Italia, che sono stati visti solo nei Festival o che hanno avuto una distribuzione molto limitata, ora potranno essere finalmente accessibili a un pubblico più vasto grazie a RaiPlay. Tra questi, due memorabili Palme d’Oro del Festival di Cannes: Zio Boonmie ricorda le sue vite precedenti e Le livre d’Image.

Il cinema d’autore asiatico (e non solo)

In sintonia con il rinnovato interesse per il cinema asiatico, sono presenti diversi film provenienti da alcune aree geografiche del continente. Da segnalare in particolare la mini-retrospettiva di sei film dedicata al celebrato maestro giapponese Yoji Yamada. Questi, quasi novantenne ma ancora in attività, è autore di quasi cento film mai distribuiti in Italia. Tra i 6 titoli prescelti spicca Tokyo Family, lo straordinario remake del classico Viaggio a Tokio di Yasujiro Ozu. Da segnalare ancora la riscoperta della prima nouvelle vague iraniana degli anni Sessanta e Settanta con le produzioni del pioniere Ebrahim Golestan, recentemente restaurate dalla Cineteca di Bologna.

Fanno parte della proposta due film sulla musica di grande impatto. Anzitutto, Ondekoza, film giapponese recentemente restaurato oggetto di un formidabile cult internazionale sull’omonimo gruppo di musicisti percussivi; quindi, Gimme Danger, il film di Jim Jarmusch sulla leggenda di Iggy Pop.

Infine, una personale completa di un regista interamente da scoprire, Paulino Viota, operante tra la fine del periodo franchista e l’inizio degli anni Ottanta. Della sua opera affascinante e ancora sconosciuta in Italia, tra avanguardia estetica e radicalismo politico, vengono mostrati tutti i lunghi e cortometraggi.

La presenza di uno dei grandi film di Carmelo Bene, Un Amleto di meno, rappresenta infine anche un richiamo al lavoro fatto da Fuori Orario intorno a questa figura chiave della cultura italiana del Novecento e che si prevede di incrementare successivamente con altri titoli della sua ampia produzione televisiva.

Fuori Orario

La nuova piattaforma si accompagna al rilancio di Fuori Orario nella Terza Rete, dove si stanno programmando regolarmente prime visioni tv. Fuori Orario è nato verso la fine del 1989 con puntate settimanali, quando Enrico Ghezzi riprese e trasformò le precedenti esperienze di La Magnifica Ossessione e di Schegge. Nel corso degli anni, all’interno del contenitore notturno di Rai3 sono stati programmati in modo vivo e non accademico, con un gusto insieme rigoroso e sofisticato, qualche migliaio di film spesso inediti in Italia e rari materiali televisivi. Fuori Orario è diventato così un punto di riferimento per intere generazioni di appassionati di cinema, nonché una rete di collaborazione e complicità con molti cineasti.

Fuori Orario è un programma ideato da Enrico Ghezzi e realizzato da Stefano Francia Di Celle e Roberto Turigliatto, con la presenza di: Fulvio Baglivi; Francesco Di Pace; Lorenzo Esposito; Donatello Fumarola; Ciro Giorgini; Paolo Luciani; Marco Melani; Domenico Tassone. Montaggio di Dario Cece. Produttore esecutivo Sabrina Barletta. A cura di Simona Fina.

Cr. Ph. Luigi Angelucci