Nel Lampi News odierno parliamo della finale di Europa League, terminata 3-2 per il Siviglia. Presente anche la pagella dell’Inter

Di: Andrea Panziera

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Ci sarà una ragione se il calcio italiano non solleva una coppa europea dai tempi del Triplete di mourinhana memoria. Il problema non è certo la carenza di investimenti: la famiglia Agnelli non ha mai lesinato spese, ma i risultati in campo internazionale sono stati a dir poco deludenti; e L’Inter del gruppo Suning aveva tutte le sembianze di un gruppo all’apparenza vincente, ma nelle prove decisive ha palesato fragilità e deficit di personalità.

Probabilmente non si tratta solo di un problema di esperienza o desuetudine a lottare sui palcoscenici che contano; è che tutto il movimento calcistico nazionale di campioni veri da anni ne sforna molto pochi. Sembra quasi lo specchio di una società che si crogiola su un passato un tempo ricco anche di luci, ma da anni incapace di progettare e conseguentemente di proiettarsi verso un futuro ricco di incognite e altamente competitivo.

Siviglia 3-2 Inter

La finale fra Siviglia e Inter ha dimostrato che 11 buoni giocatori con un’idea di calcio mandata a memoria, con carattere e gamba, possono vincere la sfida contro altrettanti colleghi che, singolarmente, gli sono forse superiori e sicuramente hanno un monte ingaggi molto più elevato, ma che nel momento decisivo dimostrano meno determinazione. O, per usare un termine partenopeo molto appropriato al caso, meno cazzimma.

A parti invertite, sono convinto che, in un ipotetico 3 a 2 per l’Inter, gli spagnoli avrebbero cinto d’assedio l’area nerazzurra, moltiplicando le energie e la vis pugnandi. Qualcuno imputerà a Conte errori tattici, scelte sbagliate o altro; da tifoso, ritengo che, se i calciatori avessero messo in campo per tutti i 90 minuti la sua proverbiale cattiveria agonistica, la partita sarebbe finita in modo diverso. E questo è quanto.

VIDEO: Siviglia 3-2 Inter. Gol e higlights

Le pagelle di Lampi News

Handanovic 5: molto meno sicuro del solito. Corresponsabile sul primo gol, preso sul suo palo e dalla lettura abbastanza prevedibile.

Godin 6+: si riscatta dopo l’anticipo subìto da de Jong che è costato il pareggio del Siviglia con una rete prepotente e una prestazione sempre volitiva. Si è vista l’abitudine a giocare le partite che contano.

De Vrij 5+: mal piazzato sulla prima rete, non esce sul terzo gol e i generale non fa mai ripartire la squadra con velocità.

Bastoni 6+: discreto in marcatura e abbastanza propositivo in avanti. Non è certo lui il maggior responsabile della sconfitta.

Barella 6- -: la solita ammonizione stupida, ma almeno lotta e corre per tutta la partita. Qualche errore di troppo negli appoggi e alcuni palloni persi che avrebbero potuto creare pericoli.

Brozovic 6 – -: non commette grossi errori, ma il suo fraseggio è quasi esclusivamente per linee orizzontali. Pochi spunti degni di nota in una prestazione piuttosto anonima.

Gagliardini 4: evidenzia i soliti limiti dinamici e tira addosso a un difensore un pallone che poteva risolvere la partita. Rallenta il gioco a volte in modo esasperante e anche in marcatura e nei recuperi è ampiamente sotto standard accettabili.

D’Ambrosio 6 – -: non incide e pur non commettendo errori vistosi non ripete le ottime prestazioni delle partite precedenti.

Young 5+ : più o meno lo stesso discorso fatto per D’Ambrosio, con l’aggravante di marcare J. Navas in modo molto blando, concedendogli cross pericolosi da cui peraltro scaturisce il primo gol.

Lautaro 4: impalpabile, il peggiore assieme a Gagliardini. Mai un tiro, un’iniziativa pericolosa, un triangolo ben fatto. Andava tolto prima.

Lukaku 6: il migliore prima della sfortunata autorete che è costata la partita. Sfortunato, e bravo il portiere avversario, sull’occasione del potenziale 3 a 2.

Eriksen, Sanchez, Candreva, Moses: n.g.

Conte 6: gli imputo solo il ritardo nei cambi. Alcuni giocatori andavano tolti molto prima

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