La finale della XXV edizione di “Scrivere per amore” si terrà a Verona il 24 ottobre. Protagonisti Barbara Alberti, Camilla Baresani e Matteo Bussola
Di: Pierantonio Braggio
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L’alfabeto dell’amore quest’anno si ferma alla lettera “B”. La “A” di “amore” potrebbe bastare, risonando nel cognome di una delle finaliste, Barbara Alberti. Con il romanzo Mio Signore (Marsilio), la scrittrice inscena l’infimo e il sublime del sentimento di coppia, quasi innalzato all’adorazione religiosa.
Ma l’elenco prosegue, giungendo alla lettera successiva con Camilla Baresani e Gelosia (La nave di Teseo), che dell’amore tratta con elegante verve l’elemento più visceralmente passionale. Ci si arresta quindi sul dramma, che Matteo Bussola indaga, fra i meandri della lotta che precede e cerca di scongiurare una dolorosa separazione, ne L’invenzione di noi due (Einaudi).
Scrivere per amore: la Giuria dei Dodici
La terna selezionata per il voto finale è scaturita dall’impegno dell’operoso e noto “Juliet Club”, che a Verona cura da decenni la corrispondenza d’amore indirizzata a Giulietta, eroina shakespeariana. Compito di giudizio sarà invece affidato alla Giuria dei Dodici il 24 ottobre alle ore 21, presso la Sala Maffeiana, sotto la guida del presidente di giuria Paolo Di Paolo.
“Da ex finalista, sono ancora più lieto dell’impegno di presiedere la XXV edizione del Premio ‘Scrivere per amore'” dichiara Di Paolo. “I tre libri in lizza dimostrano che ‘Scrivere per amore’ non significa fare la cosa più facile, più ovvia; viceversa, significa fare quella più difficile e impervia. Perché bisogna trovare una prospettiva, uno stile, una “visione” non convenzionale, se non si vuole rischiare di ripetere il già detto”.
La manifestazione sarà l’evento conclusivo di una kermesse con una serie di incontri in compagnia di scrittori, poeti e intellettuali. Il tutto, incorporando il tema della scrittura per amore e dell’amore per la scrittura, si svolgerà a Verona dal 22 al 24 ottobre.
Evento organizzato da Juliet Club in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Verona.
