Addolorati dalla scomparsa di Sean Connery, proponiamo una rassegna dei film meno conosciuti, ma al contempo meritevoli, che lo hanno visto come protagonista

Di: Roberto Tirapelle

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Dal musical “South Pacific”, collezione “Des Caffrey”. Sullo sfondo, Sean Connery

Nonostante tutto, anche Sir Thomas Sean Connery è vissuto solo una volta, come a contraddire Agente 007 – Si vive solo due volte (You Only Live Twice), il quinto film della serie ufficiale dell’agente segreto di S.M. Britannica. Possiamo accennare anche cosa fece Sean Connery prima di presentarsi sulle scene dello spettacolo: un serie numerosa di mestieri che, in relazione al suo futuro, si potrebbero ipotizzare delle connessioni fantasiose. Come il verniciatore di bare, ad esempio, o la guardia del corpo. Premesso ciò, Sean Connery resta un attore imponente. Provenendo dal teatro e in parte anche dal musical (South Pacific, 1951), cominciò una preparazione che gli diede raffinatezza, abilità, fascino.

Tutti sappiamo che la sua celebrità arrivò grazie al personaggio di James Bond, perché fu il primo interprete della saga. Tuttavia, in questa sede vorremmo citare le altre avventure cinematografiche che lo hanno reso famoso e soprattutto magnifico interprete. Dicevo solo accennare perché, anche in questo caso, non basterebbe un libro: ne trascureremo molte, moltissime.

Le citerò seguendo il mio istinto passionale e professionale.

La donna di paglia e Marnie

Dal film “La donna di paglia”

Potremo cominciare dal 1964. Connery è il protagonista di La donna di paglia di Basil Dearden, ottimo mestierante inglese, con a fianco la nostra Gina Lollobrigida. Un film interessante, quasi un thriller, in cui Sean veste le ambiguità del suo personaggio. E poi, come si fa a non citare Marnie, non certamente il capolavoro di Alfred Hitchcock, ma sempre grande. Un thriller psicologico con molti risvolti e in cui venne scelta come protagonista femminile Tippi Hedren, già famosa perché arrivava dal set de Gli uccelli e oggi nonna di Dakota Johnson, celeberrima tra le ultime generazioni.

La collina del disonore

Dal film “La collina del disonore”

Proseguiamo con La collina del disonore, diretto da Sidney Lumet, grandissimo regista statunitense. Sean esordisce con sicurezza nel genere carcerario, particolarmente difficile, ambientato nel Nord Africa in un campo di prigionia inglese.

Una splendida canaglia

Dal film “Una splendida canaglia”

Una splendida canaglia di Irvin Kershner, regista molto dotato, noto anche per aver diretto Guerre Stellari, è stato un film sottovalutato e con scarso successo. Fu tuttavia una screwball comedy, come si diceva nella critica: una commedia americana anni ‘30-‘40. Si avvalse peraltro di un cast prestigioso, in cui spiccavano Joanne Woodward, Jean Seberg e Patrick O’Neal.

Rapina record a New York e Riflessi in uno specchio scuro

Le citazioni sono lunghissime. Continuiamo con Sidney Lumet e con due film memorabili, Rapina record a New York e Riflessi in uno specchio scuro, sempre al fianco di grandi attori.

Zardoz

Dal film “Zardot”

Devo confessarvi la mia passione per Zardoz, uno dei film di fantascienza più preziosi degli anni ‘70. Lo diresse un regista altrettanto mitico, John Boorman. Insomma, a Zardoz che meriti vanno attribuiti? Tanti, certo, ma prima di tutto quello di avere Sean Connery, affiancato da Charlotte Rampling. Nonostante il budget fosse molto limitato per la fantascienza, il film riuscì a dare impulsi visivi fuori dalla norma, svolgendosi fuori dagli stereotipi del genere. Un esempio si ritrova nelle scene pulp, una corrente letteraria molto forte, caratterizzata da aspetti psichedelici. Il personaggio interpretato da Sean è Zed, figura tanto allegorica quanto fisica che entra nel mondo di Vortex, una comunità di privilegiati immortali. Insomma, un’onda di emozioni.

I cospiratori, L’uomo che volle farsi re e Robin e Marian

Quali film citare ancora? Senza dubbio I cospiratori di Martin Ritt, grande regista ricordato come innovatore del racconto; e L’uomo che volle farsi re di John Huston e Robin e Marian di Ricahrd Lester, opere a cui sono molto legato.

Cinque giorni una estate

Dal film “Cinque giorni una estate”

Un altro film sottovalutato fu Cinque giorni una estate di Fred Zinnemann. Benché non proprio ammiratissimo, il regista diresse anche alcuni capolavori. Opera malinconica, struggente, con una fotografia del nostro Giuseppe Rotunno, ambientato nelle Alpi svizzere.

Il presidio, Caccia a Ottobre Rosso e Entrapment

Dal film “Entrapment”

Interessanti anche il thriller Il presidio – Scena di un crimine di Peter Hyams e Caccia a Ottobre Rosso di John Mc Tiernan. Voglio ricordare soprattutto Entrapment di Jon Amiel, che riscosse un certo successo.

La leggenda degli uomini straordinari

Dal film “La leggenda degli uomini straordinari”

Alla fine, tutti parlarono male, anzi malissimo, del film La leggenda degli uomini straordinari di Stephen Norrington. Anche lo stesso Connery, che lo co-produsse. Certamente non è un film riuscito, ma, che volete, il titolo nobilita l’uomo e l’attore.

Non ho citato i film che hanno avuto riconoscimenti così alti perché non c’era bisogno di ricordarli. Ho taciuto anche su altri, però, che meritavano sicuramente qualcosa. Vi chiedo di perdonarmi. Nondimeno, è vero: Sean Connery può vivere una seconda volta.

Dal film “Si vive solo due volte”