Liber, espressioni libere sul mondo dei libri: un viaggio intorno al libro nella nuova rubrica de Il Basso Adige

Di: Annalaura Casciano

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Basta cercare su internet “frasi sui libri” per trovarne di numerose che citano scrittori più o meno grandi e conosciuti. Il mondo dei lettori si divide generalmente in due categorie: c’è chi si schiera a favore dell’accumulo di libri, anche se non verranno tutti letti; c’è chi invece sostiene, come Seneca, di accontentarsi di avere solo quelli che si riescono a leggere.

In ogni caso, chi ama leggere inevitabilmente si troverà con numerosi nuovi titoli, da aggiungere al carrello o in coda in libreria, che verranno messi in bella vista e forse sfogliati dopo qualche anno. Ma questo al lettore non importa: ciò che conta è sapere di avere quella storia sullo scaffale, sapere di poterla leggere quando ne sente il bisogno.

Si sbaglia a pensare che i libri rappresentino semplicemente una storia su carta scritta da un autore; sono una cura della e per l’anima. Dietro a un libro ci sono tantissime altre sfumature che vale la pena citare: c’è la storia scritta dall’autore, sì, ma c’è anche la storia dell’autore; c’è tutto ciò che l’ha influenzato, che l’ha portato a decidere di scrivere proprio di quel personaggio, di quel paesaggio; c’è una persona – un editore – che leggendolo ci ha creduto e ha dato il via a un processo che ha portato poi quella storia a diventare libro.

Negli anni si sono sviluppati tante tipologie di libri. Basti pensare agli audiolibri oppure agli ebook. In questa sede, riteniamo superfluo citare la continua battaglia tra i tradizionalisti del libro cartaceo e gli innovatori del digitale.

La scorsa settimana, in diretta sulla pagina facebook di Laboratorio Formentini, per l’edizione online di BookCity Milano, ho ascoltato le parole delle book influencer(s) Giulia Ciarapica (@giuliaciarapix), Francesca Crescentini (@tegamini) ed Elena Giorgi (@lettricegeniale). Alla domanda “su cosa leggete? Carta o ebook?” la risposta che Francesca Crescentini dà è molto interessante. Ciò che secondo lei traspare dal quesito non è tanto la differenza che si vuole porre tra i due formati, ma com’è il lettore che si approccia ad uno o all’altro formato. Dice:

“Ci leggo sempre in quella domanda lì: ‘Ci sono lettori di serie A e lettori di serie B, che leggono ebook'”.

L’influsso e l’influenza del digitale, del resto, hanno trasformato anche il mondo della pubblicità del libro, se si pensa alle sopracitate book influencer e alle tante altre figure che divulgano la bellezza dei libri su internet e in particolare sui social media.

In questa rubrica, quindi, si parlerà dei libri in tutta la loro bellezza. Tratteremo il mondo dei libri, che non è necessariamente identificabile con il mondo nei libri. Parleremo di editoria – nei limiti della mia conoscenza -, di autori, di eventi legati ai libri. Affronteremo tematiche legate a quel digitale che, da qualche mese, ci sta aiutando a non fermarci, nonostante sia spesso demonizzato perché reo di allontanarci dai contatti veri, carnali. E si parlerà inoltre di articoli culturali, di inserti letterari, di arte legata ai libri.

Il dizionario di latino online propone queste definizioni della parola Liber, titolo scelto per questa rubrica:

  • Lĭbĕr, (sost. masch. II decl.): libro.
  • Lībĕr, (agg. I cl.): libero.

In altre parole, è questo ciò che sarà Liber: una rubrica in cui si parlerà liberamente di libri.

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