GIORNALmente, la pillola giornaliera che nutre la mente: “Il cinque maggio” di Manzoni in occasione della morte di Napoleone

Di: Annalaura Casciano

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Il cinque maggio è un’ode di Alessandro Manzoni scritta in occasione della morte di Napoleone Bonaparte, avvenuta appunto il 5 maggio 1821 presso l’isola di Sant’Elena, ove si trovava in esilio. La poesia sottolinea tutte le caratteristiche di Napoleone e le sue gesta. Manzoni viene a conoscenza della morte dell’ex imperatore solo un paio di mesi dopo l’accaduto e scrive quest’ode in tre giorni, dal 18 al 20 luglio.

L’autore presenta la poesia alla censura austriaca, la quale non ne permette la pubblicazione. Tuttavia, sono due le versione presentate al censore: una di queste, sotto forma di manoscritto, inizia a circolare liberamente, copiata e ricopiata. La fama de Il cinque maggio è tale da suscitare l’apprezzamento di molti scrittori, tra cui Goethe, che la traduce in tedesco. Di seguito i primi versi, quelli più famosi e noti:

Ei fu. Siccome immobile,
Dato il mortal sospiro,
Stette la spoglia immemore
Orba di tanto spiro,
Così percossa, attonita
La terra al nunzio sta,
Muta pensando all’ultima
Ora dell’uom fatale;
Nè sa quando una simile
Orma di piè mortale
La sua cruenta polvere
A calpestar verrà.