Durante la tavola rotonda “La sostenibilità scorre sull’Adige”, Coldiretti ha approfondito il tema dell’acqua in quanto risorsa fondamentale per la collettività e l’agricoltura

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Durante la tavola rotonda dal titolo “La sostenibilità scorre sull’Adige”, preceduta da un saluto da parte di Ilaria Segala, assessore all’urbanistica, è stato approfondito il tema dell’acqua in quanto risorsa fondamentale per la collettività e l’agricoltura.

Oggi più che mai occorre riorientare le nostre azioni in modo da renderle più sostenibili per conservare la produttività della terra, limitare la risorsa dell’acqua, proteggere la biodiversità e affrontare i cambiamenti climatici. È quanto afferma Daniele Salvagno, presidente di Coldiretti Verona, in occasione dell’iniziativa organizzata dall’Associazione agricola scaligera per la Giornata mondiale contro la desertificazione e la siccità.

“Anche il settore agricolo si sta orientando verso sistemi produttivi e di irrigazione più attenti all’ambiente. Gli agricoltori sono impegnati a fare la propria parte attraverso lo sviluppo di sistemi a basso impatto idrico e l’innovazione con colture meno idro-esigenti. Ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli, senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio e la competitività dell’intero settore alimentare”.

Hanno preso parte al confronto Roberto Mantovanelli, presidente di Acque Veronesi, Francesco Vincenzi, presidente di Anbi, e Francesco Cazzaro, presidente di Anbi Veneto. Presenti anche i rappresentanti dei tre Consorzi di Bonifica presenti sul territorio veronese: Alex Vantini, presidente del Consorzio di Bonifica Veronese; Moreno Cavazza, presidente del Consorzio L.E.B; e Silvio Parise, presidente del Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta.

Le dichiarazioni

Roberto Mantovanelli ha illustrato la partnership con Coldiretti Verona grazie alla quale è stato installato un erogatore con acqua di rete a km zero a disposizione della cittadinanza. Un modo sostenibile di gestire l’acqua a richiesta, evitando gli sprechi e l’uso di bottiglie di plastica.

“In tema di salvaguardia, l’azione più importante portata avanti da Acque Veronesi è quella dei WSP (Piani Sicurezza dell’Acqua)”, spiega Mantovanelli. “Il programma delle attività prevede di applicare tale metodologia di prevenzione e salvaguardia ai sistemi idrici di Verona, Pescantina, San Giovani Lupatoto, Villafranca-Mozzecane-Povegliano e Bovolone […]. A tale fine, il PDI 2020-23 ha previsto, nel quadriennio, risorse per 1 milione di euro per attività di raccolta di dati, studi e monitoraggi legati al funzionamento della falda e alle potenziali fonti di inquinamento presenti sul territorio”.

Il tema della sostenibilità dell’uso dell’acqua in agricoltura è centrale sia per il settore agricolo che nei confronti dei consumatori. Francesco Vincenzi precisa:

“La sfida della sostenibilità e del miglior utilizzo della risorsa idrica si vince in due modi: con la ricerca e con l’innovazione. Dal punto di vista della tecnologia, ai nostri associati raccomandiamo un controllo da remoto delle reti, delle paratoie e i canali. Inoltre, bisogna rinnovare gli impianti di irrigazione. Già oggi abbiamo una straordinaria opportunità che porterà alla fine degli investimenti un risparmio a livello nazionale di 250milioni di metri cubi di acqua […]. La sfida che dobbiamo cogliere è di trattenere più acqua”

Un Paese piovoso

Nonostante i cambiamenti climatici, l’Italia resta un Paese piovoso. Sono circa 300 miliardi i metri cubi d’acqua che cadono annualmente, ma per le carenze infrastrutturali se ne trattiene solo l’11%. “Per fare ciò, un intervento strategico è il progetto che abbiamo con Coldiretti di costruire sul territorio nazionale invasi anche piccoli”, aggiunge Vincenzi. In questo modo, sarà possibile aumentare la capacità d’irrigazione a uso agricolo.

“In questi anni sono state diverse le attività effettuate, ma i cambiamenti climatici in atto stanno rendendo sempre più urgenti interventi straordinari dell’infrastruttura necessari per garantire il risparmio idrico”, spiega Moreno Cavazza. “Infatti, il Consorzio L.E.B. sta effettuando il nuovo rivestimento del canale Adige Guà per 4,6 km, oltre a importanti interventi di controllo telematico dei sistemi di rilevamento delle portate. Tali attività sono realizzate attraverso un finanziamento di 20 milioni di euro, ricadente nel Piano Invasi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Un nuovo progetto esecutivo di 33 milioni di euro sarà attuato per continuare l’opera di rifacimento del Canale per i restanti 8 km. L’obiettivo è arrivare a completare l’infrastruttura irrigua”.