Lella Carcereri, volto e soprattutto voce di molte emittenti radiofoniche e televisive, ci ha lasciati qualche giorno fa. Verona perde una bravissima professionista

Di: Samuela Piccoli

LEGGI ANCHE: Tarcisio, che la terra ti sia lieve

Nella notte del 1 luglio si è spenta a 66 anni Gabriella (Lella) Carcereri, una delle voci più conosciute di Verona, dopo aver combattuto a lungo contro un nemico spietato. L’ho scoperto per caso consultando i necrologi dell’Arena e, cionondimeno, ho provato una profonda tristezza avendola conosciuta prima come insegnante e poi come persona.

Una professionista amata

Cr. ph. cassiopeaweb.com

Gabriella Carcereri detta Lella ha iniziato la sua carriera nel ’75 riempiendo le case dei veronesi con la sua voce calda e rassicurante proveniente dai microfoni di Radio Verona., conquistando negli anni anche le frequenze della RAI con programmi quali: “E… statemi bene (1986)”, “R…Estate con noi (1987), “La notte dei misteri (1997/98)”, “Notturno italiano (1999/2000).  Dal 1975 al 1985 ha lavorato per numerose emittenti fra cui: Radio Verona, Radio International, Novaradio, Radio Montecarlo, Radio Adige.

 Più volte è stata presente sul piccolo schermo, dalle lontane esperienze sul Canale 65 dove muoveva i primi passi anche un certo Amedeo Sebastiani diventato poi Amadeus, alle ultime produzioni sulle tv cittadine con il rotocalco settimanale “Salute” condotto con il collega e amico Loris Zoppi, anche lui recentemente scomparso.

È stata doppiatrice e direttore del doppiaggio in serial, documentari, telefilm, telenovelas e cartoni animati per numerosi canali. E ancora ha lavorato come presentatrice e regista ed ha insegnato dizione, doppiaggio e tecniche di comunicazione in diverse realtà. Una professionista a tutto tondo e soprattutto una professionista amata.

I miei ricordi con Lella

Cr. ph. isophonicstudio.com

Ho conosciuto Lella Carcereri nel lontano 1998 quando decisi di frequentare un corso di dizione presso L’Officina d’Arte. Era una donna solare con una voce calda e avvolgente. Aveva una risata contagiosa e sincera e, soprattutto, era una professionista seria e preparata.

Il corso che ho trovato più interessante e mi ha divertito maggiormente è stato quello di doppiaggio presso il Laboratorio Todo Video. Mi stupiva la sua capacità di modulare ogni tipo di voce e intonazione e, ovviamente, la sua naturalezza nel farlo. Una sera ci ha fatto esercitare su una scena d’amore tra due giovani accanto a una macchina. Serissimi mentre cercavamo di rispettare i tempi del doppiaggio, successivamente ridevamo a crepapelle quando analizzavamo il risultato sullo schermo. Non ci pareva vero che la voce degli attori fosse la nostra.

Grazie a Lella e alle sue segnalazioni a professionisti del settore, ho potuto prendere parte ad esperienze lavorative interessanti: come la preparazione di annunci in francese per una stazione di provincia.

I messaggi negli anni

Negli anni ci siamo scritte e le ho chiesto anche consigli su come creare la voce di una donna che, in una produzione teatrale, doveva fingere di essere svampita. I suoi auguri di Natale erano festosi e io, all’avvicinarsi del 25 dicembre, sapevo che l’avrei sentita e salutata.

L’ultimo aperitivo qualche anno fa, prima di avere i miei due pargoli. Sempre affascinante e di classe, avevamo riso sulla possibilità che facessi un provino per un programma conosciuto, ma l’artista di talento era lei, non io. Poi nell’ultimo anno i messaggi si erano fatti più scarni, capivo che qualcosa non funzionava, ma non sapevo cosa fosse. Ora lo so e mi dispiace immensamente non averla potuta salutare. Cara Lella non posso che preservare un bellissimo ricordo delle tue lezioni e della tua generosità. La tua voce risuonerà nella mia memoria e in quella di tutte le persone che ti hanno amata e apprezzata.